Su Death Stranding, spesso penso che aver avuto quella manciata di settimane in più per pensarci da sola, dopo la recensione, sia stata salvifica. Mi ha permesso di riflettere su quello che il gioco aveva tentato di dirmi, e di trasmettermi, prima che si inseguissero le sentenze social.

Dopo tutto questo tempo, mi capita spesso che, parlando con alcuni lettori, vogliano discutere del significato di Death Stranding, del senso del suo finale, dei simbolismi che ci si nascondono dietro.

Avevo già realizzato un video a tema qualche tempo fa, ma ho deciso di tornarci per approfondire ulteriormente la questione.

Parliamo, stavolta, di svariati temi: dal finale di Lou al tema del suicidio, parlando anche del rapporto genitoriale con una madre e di un tema preponderante per tutta l’esperienza di gioco: accettare di essere umani e quindi di farsi da parte, quando viene il momento.

Il video contiene ovviamente tantissimi spoiler da Death Stranding. Vi raccomando di non vederlo se non avete ancora completato il vostro viaggio verso Edge Knot City.

Contenuti del video

00:00 Introduzione e allarme spoiler
01:44 Quipu e Q-Pid
04:44 La mamma
09:15 Mama “spezzata”
12:42 Il suicidio
16:25 Il cattivo?
20:46 Solitudine
25:49 Il finale di Lou
30:52 Le armi e gli USA
34:08 Farsi da parte
38:28 L’aiuto invisibile
41:43 Grazie!